L'indice presentato è stato calcolato secondo la metodologia ISTAT (Mazziotta-Pareto Adjusted Index ); tale indice si ottiene come media, per ciascuna regione, dei 6 indicatori standardizzati, alla media viene sottratta una "penalità" proporzionale alla variabilità nella regione dei diversi indicatori; sono premiate le regioni che hanno i valori più alti e più uniformi.
Per maggiori dettagli
De Muro P., Mazziotta M., Pareto A. (2011)
Composite Indices of Development and Poverty: An Application to MDGs. Soc. Indic. Res., 104, pp. 1-18
Luoghi della cultura e dello spettacolo:
Musei ISTAT, "Indagine sui musei e gli istituti similari", anno 2015;
Biblioteche ICCU (Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche), anno 2016;
Luoghi dello spettacolo SIAE "Annuario dello Spettacolo" anno 2017
Ingressi a musei, mostre, teatri e concerti:
Visitatori dei musei ISTAT, "Indagine sui musei e gli istituti similari", anno 2015
Ingressi a mostre, teatri e concerti SIAE "Annuario dello Spettacolo" anno 2017
Persone di 6 anni e più che hanno praticato 3 o più attività culturali
ISTAT, Indagine multiscopo “Aspetti della vita quotidiana”, anno 2016
Spesa della PA nel settore cultura e ricreazione
Agenzia per la Coesione Territoriale, "Conti Pubblici Territoriali", anni 2014-2016
Spesa media mensile delle famiglie
ISTAT, "Indagine sulle spese delle famiglie", anni 2015-2017
Imprese Culturali e Creative
UNIONCAMERE, Fondazione Symbola, Rapporto "Io sono Cultura", anni 2018 e 2013
Musei ISTAT, "Indagine sui musei e gli istituti similari", anno 2015
Biblioteche ICCU (Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche), anno 2016
Luoghi dello spettacolo SIAE "Annuario dello Spettacolo" anno 2017
Visitatori dei musei ISTAT, "Indagine sui musei e gli istituti similari", anno 2015
Lettori nelle Biblioteche Statali Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. (Nelle regioni Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Umbria, Abruzzo, Molise e Sicilia non sono presenti biblioteche pubbliche statali)
Ingressi a mostre, cinema, teatri e concerti SIAE "Annuario dello Spettacolo" anno 2017
ISTAT, Indagine multiscopo “Aspetti della vita quotidiana” anno 2016
Persone che hanno praticato 3 o più attività culturali:
Si sono recate almeno quattro volte al cinema; almeno una volta a teatro, musei e/o mostre, siti archeologici, monumenti, concerti di musica classica, opera
Agenzia per la Coesione Territoriale, "Conti Pubblici Territoriali", anni 2014-2016
Sono stati utilizzati gli impegni della spesa corrente e di quella in conto capitale nel settore cultura e ricreazione al lordo delle partite finanziarie (rispettivamente in uscita e in entrata, acquisizioni e cessioni di partecipazioni al capitale di società, concessioni e rimborsi di crediti, aumenti e diminuzioni di depositi bancari)
ISTAT, "Indagine sulle spese delle famiglie"
I settori di attività economica sono suddivisi in cinque gruppi:
Questi ultimi quattro costituiscono il "core" del sistema produttivo cultura.
Industrie creative | Produzione di beni e servizi creative driven | |
CORE | Industrie creative | Architettura |
CORE | Industrie creative | Comunicazione e branding |
CORE | Industrie creative | Design |
CORE | Industrie culturali | Film, video, radio- tv |
CORE | Industrie culturali | Libri e stampa |
CORE | Industrie culturali | Musica |
CORE | Industrie culturali | Videogiochi e software |
CORE | Patrimonio storico-artistico | Musei, biblioteche, archivi e gestione di luoghi monumenti storici |
CORE | Performing arts e arti visive | Rappresentazioni artistiche, intrattenimento, convegni e fiere |
Fondazione Symbola-UNIONCAMERE Rapporto "Io sono Cultura" 2018 e 2014
Per il dettaglio dei settori ATECO considerati si rimanda al rapporto "Io sono cultura" 2013 di Fondazione Symbola-UNIONCAMERE (http://www.symbola.net/assets/files/Io%20Sono%20Cultura%202013-WEB_1373367079.pdf)
L'offerta culturale in Toscana presenta una elevata diffusione territoriale. Sono molto pochi i territori privi di un livello minimo di offerta. Ovviamente, tuttavia, le eccellenze culturali (i musei e le aree monumentali di fama internazionale) sono concentrate solo in pochi luoghi.
Il 95% della popolazione toscana risiede in un comune dotato di almeno una biblioteca, l’89% in un comune dotato di almeno un museo, il 76% in un comune con almeno un teatro e 71% in un comune con almeno 1 cinema. Le aree più marginali e periferiche sono quelle relativamente meno dotate (ma anche le meno popolose).
Il 65% dei toscani abita in un comune che offre tutti i quattro servizi culturali analizzati, che può pertanto essere considerato un polo di offerta culturale.
Sebbene i servizi risultino molto diffusi sul territorio, tra loro esiste una gerarchia di rilevanza locale o sovralocale che può essere approssimata con il volume di attività svolto.
Nello specifico, per ogni comune si è costruito un indice sintetico di dotazione che tiene conto di:
Gli indicatori elementari sono stati standardizzati, mentre quello sintetico è costruito secondo la metodologia Mazziotta-Pareto (l’indice penalizza i territori con valori molto disomogenei degli indicatori elementari considerati). Le componenti dell’indice sintetico sono assunte tutte con lo stesso peso.
Si individuano in questo modo 68 Comuni (su 276) con ruolo di polo culturale. Questi vengono poi suddivisi in 4 livelli gerarchici
Comuni “polo di offerta culturale” per rangoRango | Nr. Comuni | Nome Comuni |
---|---|---|
1 | 1 | Firenze |
2 | 6 | Pisa, Siena, Livorno, Lucca, Prato, Pistoia |
3 | 9 | Viareggio, Arezzo, Grosseto, Pontedera, Empoli, Rosignano, Massa, Sesto F.no, Campi Bisenzio |
4 | 52 | Altri |
Numero di luoghi e utenti, visitatori: Regione Toscana
Numero di luoghi e utenti: Regione Toscana
Numero di musei e di visitatori: ISTAT, "Indagine sui musei e gli istituti similari", anno 2015
Imprese culturali e creative:
ISTAT archivio ASIA Unità Locali 2015, ISTAT censimento 2015 delle Istituzioni, Fondazione Symbola-UNIONCAMERE Rapporto "Io sono Cultura" 2013
Spesa dei comuni: Ministero dell'Interno, Certificati di Conto Consuntivi