Campagna Ambiente

Aria di Toscana

L'aria è amica se è pulita, recita lo slogan della campagna informativa finanziata dal Por-Fse, che invita cittadini, enti e aziende a comportamenti consapevoli per il benessere di tutti

La campagna informativa lanciata da Regione Toscana nel 2018-2019, 2019-2020 e 2020-2021 sui media toscani e sul web, ci ricorda che dalla qualità dell'aria dipende il benessere di tutti e tutti possiamo adottare comportamenti corretti nel quotidiano per migliorare la qualità di questa preziosa risorsa
 

Il quadro conoscitivo del Piano regionale per la qualità dell'aria ambiente (PRQA, approvato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 72 del 18 Luglio 2018) ha messo in luce come i comportamenti individuali e collettivi siano responsabili primari nei livelli di inquinamento registrati. Emerge così l'importanza della diffusione della conoscenza circa l'incidenza che i comportamenti di ciascuno hanno sulla qualità dell'aria che respiriamo e di iniziative volte a incidere sui comportamenti presenti e futuri dei cittadini.

Se prescrizioni, incentivi e divieti sono strumenti di politica ambientale efficaci per governare comportamenti tangibili e sanzionabili, come il traffico, le attività produttive, gli abbruciamenti all'aperto di scarti vegetali, ecc, non lo sono per governare comportamenti individuali quali per esempio, l'utilizzo della biomassa per riscaldamento: occorre infatti un salto di conoscenza e consapevolezza che permetta di fare scelte efficaci.

Da qui la scelta del PRQA di individuare quale azione trasversale e strategica la promozione dell'informazione e dell'educazione ambientale con la messa in campo di materiale informativo quali depliant, poster, inserzioni sui quotidiani, spot audio e video destinati ai media on line e fruibili anche in occasioni didattiche.

Si ricorda che il periodo critico per l'inquinamento da PM10 è dal primo novembre al 31 marzo di ciascun anno e che le misure differenziate per le aree "critiche" per questo inquinante, sotto i 200 metri di altitudine, riguardano in particolare gli abbruciamenti all'aperto e gli impianti domestici a biomassa per le nuove costruzioni e ristrutturazioni.

I comuni critici diffonderanno i contenuti della campagna nei loro canali web e social, oltre a provvedere all'affissione dei manifesti e alla distribuzione dei volantini predisposti ad hoc. È bene consultare il proprio Comune per specifiche ordinanze restrittive e per la puntuale informazione circa le iniziative di ciascun territorio.

La campagna informativa lanciata da Regione Toscana nel 2018-2019, 2019-2020 e 2020-2021 sui media toscani e sul web, ci ricorda che dalla qualità dell'aria dipende il benessere di tutti e tutti possiamo adottare comportamenti corretti nel quotidiano per migliorare la qualità di questa preziosa risorsa
 

Il quadro conoscitivo del Piano regionale per la qualità dell'aria ambiente (PRQA, approvato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 72 del 18 Luglio 2018) ha messo in luce come i comportamenti individuali e collettivi siano responsabili primari nei livelli di inquinamento registrati. Emerge così l'importanza della diffusione della conoscenza circa l'incidenza che i comportamenti di ciascuno hanno sulla qualità dell'aria che respiriamo e di iniziative volte a incidere sui comportamenti presenti e futuri dei cittadini.

Se prescrizioni, incentivi e divieti sono strumenti di politica ambientale efficaci per governare comportamenti tangibili e sanzionabili, come il traffico, le attività produttive, gli abbruciamenti all'aperto di scarti vegetali, ecc, non lo sono per governare comportamenti individuali quali per esempio, l'utilizzo della biomassa per riscaldamento: occorre infatti un salto di conoscenza e consapevolezza che permetta di fare scelte efficaci.

Da qui la scelta del PRQA di individuare quale azione trasversale e strategica la promozione dell'informazione e dell'educazione ambientale con la messa in campo di materiale informativo quali depliant, poster, inserzioni sui quotidiani, spot audio e video destinati ai media on line e fruibili anche in occasioni didattiche.

Si ricorda che il periodo critico per l'inquinamento da PM10 è dal primo novembre al 31 marzo di ciascun anno e che le misure differenziate per le aree "critiche" per questo inquinante, sotto i 200 metri di altitudine, riguardano in particolare gli abbruciamenti all'aperto e gli impianti domestici a biomassa per le nuove costruzioni e ristrutturazioni.

I comuni critici diffonderanno i contenuti della campagna nei loro canali web e social, oltre a provvedere all'affissione dei manifesti e alla distribuzione dei volantini predisposti ad hoc. È bene consultare il proprio Comune per specifiche ordinanze restrittive e per la puntuale informazione circa le iniziative di ciascun territorio.

Novità

INCENTIVI
Rimborsi per la sostituzione o la riqualificazione dei vecchi generatori di calore alimentati a biomasse e per l’acquisto di biotrituratori

IMPIANTI A BIOMASSA
Approvate con delibera 222 del 6 marzo 2022 le prime indicazioni in merito alle modalità per accatastamento, gestione e manutenzione degli impianti termici alimentati a biocombustibile solido in attuazione dell'articolo 23 ter comma 3 della legge regionale 24 febbraio 2005, n. 39.

DIVIETI
con deliberazione 1075 del 18 ottobre 2021 la Giunta Regionale ha stabilito che, nel periodo critico per la qualità dell’aria, dal primo novembre 2021 al 31 marzo 2022, nei Comuni appartenenti all’area di superamento della "Piana lucchese" (di cui alla deliberazione 1182 del 9 dicembre 2015): Altopascio, Buggiano, Capannori, Chiesina Uzzanese, Lucca, Massa e Cozzile, Montecarlo, Montecatini Terme, Monsummano Terme, Pescia, Pieve a Nievole, Ponte Buggianese, Porcari e Uzzano è vietato l’utilizzo di generatori di calore alimentati a biomasse (compresi i focolari aperti) con classe di prestazione inferiore alle 3 stelle di cui al regolamento adottato con decreto ministeriale 186 del 7 novembre 2017.

Restano esclusi dal divieto le abitazioni in cui rappresentano l’unica fonte di riscaldamento oppure le abitazioni poste nel territorio comunale al di sopra dei 200 metri sul livello del mare.

Presso i comuni oggetto del divieto è possibile richiedere incentivi per la sostituzione dei generatori di calore alimentati a biomasse inquinanti con quelli a più basso impatto sulla qualità dell’aria.

PERIODO CRITICO
Periodo critico 2022 – 2023

Eventi di sensibilizzazione

Didacta Italia, Evento di formazione per docenti il 9 marzo 2023
Educazione esperienziale sulla qualità dell’aria: dalla scuola comportamenti corretti per l’ambiente e la salute è un evento mirato a fornire ai docenti strumenti utili a sensibilizzare ragazzi e famiglie sull'uso consapevole delle biomasse. In programma giovedì 9 marzo 2023 ore 16-17 alla Fortezza da Basso, Firenze, Palazzina LORENESE primo piano - STANZA S7.

Consulta la pagina dedicata a DIDACTA


Presidi informativi nei mercati  dei Comuni della Piana lucchese, dal 10 novembre 2022
Nei mercati settimanali dei Comuni della Piana lucchese che hanno aderito all'iniziativa sono stati allestiti dei presidi informativi gestiti dall’Ecoistituto delle Cerbaie. Il primo si è tenuto ad Altopascio il 10 novembre e ripetuto il  15 dicembre, poi a Lucca (16 e 26 novembre al mercato Don Baroni), a Ponte Buggianese (25 novembre e 2 dicembre), a Buggiano (6 e 13 dicembre), a Porcari (19 novembre e 8 gennaio 2023 nell’ambito dell’evento “Porcari Benvenuto 2023”).


Eventi di sensibilizzazione per bambine e bambini: focus su criticità PM10 e comportamenti virtuosi
Regione Toscana col contributo del POR-FSE, e in raccordo con l’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana, ha condotto una campagna di sensibilizzazione con 166 eventi dedicati alle bambine e ai bambini (8-11 anni) della scuola Primaria nelle aree di criticità in Toscana per la qualità dell’aria.

L’iniziativa  si è inserita tra le azioni che l’Assessorato all’ambiente sta realizzando per contenere il numero di superamenti di PM10. L’obiettivo è di accompagnare le limitazioni sull'uso delle biomasse e i programmi di incentivazione per la sostituzione dei generatori di calore inquinanti con sistemi a basso impatto ambientale, con una campagna di informazione ambientale sui rischi per la qualità dell'aria connessi all'utilizzo di questo combustibile. Considerato dunque che si tratta di una forma di inquinamento derivante da comportamenti individuali, è opportuno agire con un’azione di informazione e sensibilizzazione mirata alle famiglie delle seguenti aree critiche.

Area criticità piana lucchese: Comuni di Altopascio, Buggiano, Capannori, Chiesina Uzzanese, Massa e Cozzile, Monsummano Terme, Montecarlo, Montecatini-Terme, Pescia, Lucca, Pieve a Nievole, Ponte Buggianese, Porcari, Uzzano.

Area criticità Prato-Pistoia: Comuni di Agliana, Carmignano, Montale, Montemurlo, Pistoia, Poggio a Caiano, Prato, Quarrata, Serravalle Pistoia.

I laboratori sono stati concordati con i dirigenti scolastici e i referenti per l’EA dei plessi che ne hanno fatto richiesta e curati da formatori esperti nel tema della qualità dell’aria in modo da garantire:

  • contenuti informativi con solida base scientifica
  • un approccio esperienziale
  • condivisione di conoscenze, buone pratiche e comportamenti per stili di vita virtuosi ai fini della qualità dell’aria

 

INFO
prqa@regione.toscana.it
Settore Servizi pubblici locali, energia, inquinamenti e bonifiche.
Regione Toscana - Direzione Ambiente ed energia

 

Accordo di programma e misure per il miglioramento della qualità dell'aria

L'accordo di programma per l'adozione di misure per il miglioramento della qualità dell'aria, sottoscritto l'11 febbraio 2020 Tra Regione Toscana e il Ministero, prevede specifiche misure attuative del PRQA (Piano Regionale per la Qualità dell’Aria-ambiente) approvato nel 2018.

Dal 2010 a oggi, lo stato della qualità dell’aria in Toscana è nettamente migliorato; restano alcune criticità legate al materiale particolato (PM1)0) per quanto riguarda la piana lucchese e al biossido di azoto (NO2) per l’agglomerato di Firenze.
Relativamente al PM10, l’accordo di programma prevede azioni di sensibilizzazione, limiti e incentivi per il corretto utilizzo delle biomasse che rappresentano la principale causa di inquinamento.

È previsto a partire dal 2022 il divieto di utilizzo di generatori con una classe di prestazione emissiva inferiore alle 3 stelle, insieme a un sistema di contribuzione per la loro sostituzione rivolto alle famiglie residenti nelle aree di superamento Piana lucchese e Prato-Pistoia.
Permangono i divieti per gli abbruciamenti all’aperto e arrivano incentivi per l’acquisto di biotrituratori dedicati alle piccole aziende agricole e ai cittadini titolari di coltivazioni arboree.

Tra le altre iniziative, di particolare interesse, si segnala che per le aree di criticità è prevista la messa a dimora di specie arboree particolarmente performanti per la riduzione dell’inquinamento atmosferico.

Per contrastare l’inquinamento atmosferico derivante dal NO2, si prevede il ricorso a limitazioni della circolazione dei veicoli più inquinanti, a partire da marzo 2021, per alcune zone del Comune di Firenze.

Grazie alle risorse stanziate partirà nei prossimi mesi, limitatamente al Comune di Firenze, il piano di incentivazione per favorire la sostituzione del parco auto più inquinante (diesel fino a EURO 4).

L’adozione di tali misure risulta inoltre opportuna al fine di superare le criticità oggetto delle procedure di infrazione europee per i superamenti relativi a polveri fini e al biossido di azoto.

L’accordo costituisce dunque un ulteriore e importante risultato per rafforzare le azioni già in campo e per diffondere buone pratiche ambientali al fine di contrastare l’inquinamento atmosferico.

Con Delibera di Giunta n. 907 del 20.07.2020 sono state approvate le misure urgenti di rafforzamento per il rispetto degli obblighi europei relativi ai valori limite previsti dal Decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 155 (Attuazione della direttiva 2008/50/ce relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa) in attuazione della l.r. 74/2019 e degli accordi con i Comuni interessati.


I principali interventi

Azioni puntuali sia per l’NO2 (biossido di azoto) che interessa solo Firenze, sia interventi per il PM10. Nel primo caso sarà necessario intervenire sulla viabilità perché il principale responsabile dei superamenti dei valori limite previsti dalla normativa è l’emissione dei gas dai mezzi diesel e questo presuppone, tra le altre cose, una gruaduale limitazione alla circolazione di questi veicoli.

Per il PM10 la situazione è più varia perché nella piana lucchese in particolare riguarda la combustione della legna perlopiù negli usi civili, per il riscaldamento domestico, e in agricoltura, la pratica di abbruciamento all’aperto degli sfalci delle potature. . Riguardo a questo inquinante, le azioni previste, previste nell’accordo a:

  • l’erogazione di contributi cittadini popritari di immobili nelle aree di superamento “Piana lucchese” e “Piana Prato- Pistoia”per sostituire impianti di riscaldamento civile partcolarmente inquianti (come quelli alimentati a biomassa) con impianti di condizionamento degli edifici a basso impatto ambientale (quali le pompe di calore e, prioritariamente, quelle servite da pannelli fotovoltaici e pannelli solari termici);
  • il divieto di utilizzo entro il 31 dicembre 2021 di generatori di calore alimentati a biomasse con una classe di prestazione emissiva inferiore alle “3 stelle”;
  • l’erogazione di contributi a piccole aziende agricole e cittadini titolari di coltivazioni arboree (quali l’ulivo) nella aree di superamento “Piana lucchese” e “Piana Prato-Pistoia” per l’acquisto di biotrituratori per la gestione di sfalci e potature.


Firmati gli accordi con i comuni della Piana Lucchese e di Prato-Pistoia

In data 21 settembre 2020 è stato firmato l’accordo con i comuni compresi nelle aree di superamento "Piana Prato-Pistoia" e "Piana Lucchese" interessate dall'intervento, riguardo la sostituzione di impianti di riscaldamento civile particolarmente inquinanti con impianti a minore impatto ambientale e l’acquisto di biotrituratori al fine di garantire una gestione di sfalci e potature compatibile con la tutela della qualità dell’aria.

Alla firma dell'accordo farà seguito a ottobre 2020 l'emanazione del bando di partecipazione a cura dei singoli comuni appartenenti all'area di superamento "Piana Lucchese": Altopascio, Buggiano, Capannori, Chiesina Uzzanese, Lucca Massa e Cozzile, Monsummano Terme, Montecarlo, Montecatini Terme Pescia, Pieve a Nievole, Ponte Buggianese, Porcari e Uzzano.

Per quanto attiene invece i comuni appartenenti all'area di superamento "Piana Prato – Pistoia": Agliana, Carmignano, Montale, Montemurlo, Pistoia Poggio a Caiano, Prato, Quarrata Serravalle Pistoiese il bando verrà emesso, sempre nel mese di ottobre 2020, dal comune di Montemurlo individuato quale ente capofila.
 

Consulta l’accordo e i documenti di riferimento

Delibera n. 907 del 20-07-2020. Approvazione delle misure urgenti di rafforzamento per il rispetto degli obblighi europei relativi ai valori limite previsti dal Decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 155 (Attuazione della direttiva 2008/50/ce relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa) in attuazione della l.r. 74/2019 e degli accordi con i Comuni interessati.
Allegato A
Allegato B - ACCORDO finalizzato alla realizzazione di interventi rivolti al miglioramento della qualità dell’aria nel Comune di Firenze.
Allegato C - ACCORDO finalizzato alla realizzazione di interventi rivolti al miglioramento della qualità dell’aria nei Comuni dell’area di superamento Piana lucchese
Allegato D - ACCORDO finalizzato alla realizzazione di interventi rivolti al miglioramento della qualità dell’aria nei Comuni dell’area di superamento “Piana Prato-Pistoia”
L'accordo di programma per l’adozione di misure per il miglioramento della qualità dell’aria nella Regione Toscana approvato con delibera 1487 del 2 dicembre 2019
Legge regionale 74 del 10 dicembre 2019
Disposizioni urgenti per il rispetto nel territorio della Toscana degli obblighi previsti dal decreto legislativo 155 del 13 agosto 2010, di attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente.

L'accordo di programma per l’adozione di misure per il miglioramento della qualità dell’aria nella Regione Toscana approvato con delibera 1487 del 2 dicembre 2019

Legge regionale 74 del 10 dicembre 2019

Disposizioni urgenti per il rispetto nel territorio della Toscana degli obblighi previsti dal decreto legislativo 155 del 13 agosto 2010, di attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente.

I prodotti multimediali della campagna


Il link ufficiale della campagna: www.aria.toscana.it

 

 

 

 

I principali interventi del PRQA

La Regione Toscana ha predisposto con il PRQA (Piano Regionale Per la Qualità dell'Aria) una serie di misure per far rientrare, entro il 2020, il livello delle sostanze inquinanti in atmosfera nei limiti fissati dalla normativa Europea.

Tra le misure principali sono previste: regolamentazioni delle combustioni a biomasse, incentivi all'efficientamento energetico e alla mobilità elettrica, limitazioni alla circolazione dei mezzi diesel, un ampliamento delle piste ciclabili, delle aree alberate e del trasporto pubblico.

Ma nessun incentivo, come del resto nessun divieto, saranno efficaci senza la partecipazione attive e consapevole di TUTTI NOI.

Riflettiamo. Nessuno fuma più in un luogo pubblico, non solo perché rischia una multa, ma perché va contro un'opinione comune che conosce il danno da fumo passivo. È passato il concetto che il fumo nuoce alla salute anche del tuo vicino.

Per l'inquinamento dell'aria non è ancora così: tutti pensiamo che, in fin dei conti, il nostro piccolo sforzo di prendere la bicicletta invece dell'auto, di portare le potature all'isola ecologica o di usare la biomassa da riscaldamento solo laddove non crea criticità, sia vanificato dalle imponenti emissioni dell'industria. Vedendo una ciminiera che sbuffa o un autotreno che sgassa sembra sia veramente così. In parte lo è ma non del tutto.

L'esperienza e i risultati scientifici ci dicono che è fondamentale la partecipazione attiva e informata di ogni singolo cittadino.

INFORMIAMOCI E FACCIAMO SAPERE!
Ne va della nostra salute e del nostro futuro!

Misure differenziate per le aree critiche

I dati della stazione di fondo Lucca-Capannori e Pistoia-Montale, dove si registrano un numero di superamenti oltre il limite consentito, evidenziano che la percentuale maggiore di emissioni di PM10 è dovuta alla combustione di biomasse per il riscaldamento e per l'abbruciamento all'aperto di potature e sfalci.

Tali emissioni, soprattutto nelle zone interne di fondovalle sotto i 200  metri di quota, in presenza di particolari condizioni metereologiche non subiscono il normale rimescolamento dell'aria e creano una vera e propria cappa di aria inquinata.

Per questo i divieti e le misure di prevenzione non possono essere generalizzati su tutto il territorio regionale, ma sono differenziati per le aree critiche.

EVITIAMO DI BRUCIARE ALL'APERTO LE POTATURE

Vigono nuove restrizioni alle bruciature all'aperto:
non sono ammesse nei comuni più critici per il PM10, sotto i 200 metri, dal 1° novembre al 31 marzo.
Nei restanti comuni le amministrazioni vietano le combustioni all'aperto in presenza di condizioni meteo sfavorevoli:
verifica sul sito del tuo comune. Sei hai necessità di smaltire le potature puoi portarle alle isole ecologiche comunali: lo smaltimento è gratuito. C'è un'alternativa: l'uso di un biotrituratore che crea un compost da utilizzare come ammendante di ottima qualità e a costo zero. Durante la fase di fermentazione il compost viene naturalmente sterilizzato anche dai parassiti che potrebbero aggredire le nuove piante.

I trasgressori sono soggetti a sanzioni e dal 2018 partiranno i controlli anche con i Carabinieri forestali. Questa norma riguarda in particolare la piana lucchese, Prato, Pistoia, l'agglomerato di Firenze e la Media Valle del Serchio: è bene verificarne sempre i dettagli presso il Comune di riferimento


IMPIANTI A BIOMASSE, E' BENE SAPERE CHE...

In Toscana sono in vigore nuove regole per gli impianti domestici a biomassa, ovvero caminetti, stufe a legna e impianti a pellet. Per le nuove costruzioni e ristrutturazioni, nei comuni critici per il PM10 sotto i 200 metri di altitudine, non ne è consentito l'utilizzo. Nel restante territorio regionale sono ammessi solo impianti di classe uguale o superiore a 4 stelle.

Consulta i documenti del Piano Regionale Per la Qualità dell'Aria

Consulta l'elenco comuni con superamento del valore limite per le sostanze inquinanti di cui alla Delibera n.814 del 01-08-2016 Allegato D

Chi e cosa inquina l'aria

Per l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) l'inquinamento atmosferico è il rischio più grande per la salute e l'ambiente.

Tutti, cittadini, aziende e amministrazioni, dobbiamo essere consapevoli che lo stato dell'aria è determinato per il 90% dai nostri comportamenti: quando usiamo l'auto, quando produciamo, quando ci riscaldiamo.

Se, ad esempio, per gli sforamenti del PM10 analizziamo i fattori diemissione medi dei combustibili scopriamo che per riscaldare una casa con la legna inquiniamo come 4200 case equivalenti scaldate a metano. E per bruciare all'aperto una tonnellata di potature o di sfalci emettiamo più polveri sottili di un inceneritore o di un'industria che brucia materiale equivalente, non solo perché i falò non possono avere dei filtri, ma soprattutto perché la combustione è inefficiente.

Se invece, per il biossido di azoto, analizziamo le centraline dove si verificano gli sforamenti dovuti al traffico veicolare (FI-Mosse, FI-Gramsci), scopriamo che sono soprattutto le auto diesel (quelle di ultima generazione) a inquinare maggiormente. - Approfondisci i riferimenti normativi, programmatici e di quadro conoscitivo dell'inquinamento atmosferico

- Consulta i bollettini giornalieri della qualità dell'aria

Forse non tutti sanno che...

I dati scientifici dicono che un falò emette polveri fini PM10 per un valore maggiore a 840 grammi giga joule, anche se non esattamente misurabile, un caminetto ne emette 840, una stufa a legna 760, una a pellet 29, a metano 0,2.
Ciò vuol dire che, riscaldando con la legna una casa, in alcune zone di fondovalle sotto i 200 metri di quota, soprattutto in determinate condizioni meteorologiche, si inquina come 4200 case equivalenti col metano!

PM10: fattori di emissione medi per combustibile domestico g/GJ (grammi giga joule)


IMPIANTI A BIOMASSE, È BENE SAPERE CHE...
Dal 1 ottobre al 31 marzo di ogni anno, a partire dal 2018, in Toscana sono in vigore nuove regole per gli impianti domestici a biomassa, ovvero caminetti, stufe a legna e impianti a pellet. Le regole valgono sotto i 200 metri di altitudine, nel caso in cui esistano sistemi di  riscaldamento alternativi.




EVITIAMO DI BRUCIARE ALL'APERTO LE POTATURE
Se hai necessità di smaltire le potature in un'area in cui le bruciature all'aperto non sono ammesse, puoi portarle alle isole ecologiche comunali, lo smaltimento è gratuito. C'è anche un'alternativa: l'uso di un biotrituratore che crea un compost da utilizzare come ammendante di ottima qualità e a costo zero. Durante la fase di fermentazione il compost viene naturalmente sterilizzato anche dai parassiti che potrebbero aggredire le nuove piante.

La qualità dell'aria in Toscana

Negli ultimi dieci anni si sono raggiunti importanti risultati: quasi tutti gli inquinanti più pericolosi sono ampiamente rientrati nei limiti di sicurezza indicati dall'UE. Permangono però criticità in alcune zone.

Per il PM10 la media annuale è rispettata in tutta la regione, si registrano un numero di sforamenti superiore ai limiti (35 in un anno) solo in una stazione di fondo: Lucca-Capannori.
Per il biossido di azoto si registrano sforamenti delle medie annuali in una sola stazione di traffico Firenze-Gramsci. Nelle altre principali città i valori a volte sono al limite previsto dalla normativa.

Per l'ozono i valori di concentrazione in Toscana si sono mantenuti elevati e critici per tutto l'ultimo decennio.
Per quanto riguarda invece il monossido di carbonio, il biossido di zolfo, il benzene e il PM2,5 i valori registrati da tutte le stazioni della rete regionale sono ampiamente sotto il limite normativo.

Rete regionale di monitoraggio

La rete regionale toscana di monitoraggio è composta da 37 centraline fisse e 2 mobili gestite da ARPAT, l'Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana.

I dati raccolti per le polveri sottili PM10 e PM2.5, il biossido di azoto, l'anidride solforosa SO2, il monossido di carbonio e il benzene, vengono diffusi giornalmente in un bollettino della qualità dell'aria sul sito di ARPAT

Ricordiamo che ogni anno dal 1° novembre al 31 marzo è considerato il periodo critico per la qualità dell'aria ►►

Aggiornato al:
21.03.2023
Article ID:
15853269